Disteso in un letto troppo piccolo per lui, immaginava che il tempo formasse delle pozzanghere, si chiese se ci fossero posti dove il tempo invece incombeva pesante, posti dove lo ammucchiavano e lo conservavano – le città, pensò, dovevano essere stracolme di tempo: tutti i luoghi dove la gente stava insieme, dove arrivavano portandosi il … More Ex Libris 405 (Shadow e il tempo)
“Io posso credere in qualsiasi cosa. Non hai idea di quello che riesco a credere.” “Ah sì?” “Credo in cose reali e in altre che non lo sono e credo in altre cose ancora che nessuno sa se sono reali o no. Credo in Babbo Natale e nel coniglietto di Pasqua e in Marilyn Monroe … More Ex Libris 243 (voglio credere)
Ce ne sono stati diversi, in quei giorni. Tipo che su “Fahrenheit“, per classico della settimana c’era Kate Bush, ed è andata This Woman’s Work. E poi, leggendo Vizio di forma, trovavamo questo brano: Il dottor Tubeside li raggiunse dal suo ufficio sul retro e consegnò a Petunia un grosso flacone di medicinale. – Se … More Segni premonitori
«Sei proprio una brava bimbetta» osservò Mrs Hempstock. «Tempo che l’acqua bolla, saranno qui per chiedermi se ho visto qualcosa di strano e bersi il loro tè. Perché non porti il ragazzo allo stagno?» «Non è uno stagno» protestò Lettie. «È il mio oceano.» Si voltò verso di me: «Vieni». Seguimmo a ritroso il … More Ex Libris 131 (stagno)
In onore dell’exploit di fulminea classicità di Angelo Aquaro, che in una botta sola – in una chiusa da storia del giornalettismo – onora Neil Gaiman di una mirabolante paternità batmaniana, e gli addossa la responsabilità della follia omicida esplosa ad Aurora, rispolveriamo dal compianto blog Mondo Oltro la rubrica “Un correttore di bozza per … More Un correttore neuronale per Aquaro
…a parte la CDNS, è finire su questo blog. Il più bello del mondo, a occhio. Come prossima foto gli suggeriamo questa.
Qualcuno dovrebbe pensare a un film tentativamente intitolato Season of the Witches (no Nicolas Cage involvments), con protagoniste le tre seguenti. Proporrei questi due per sceneggiatura e regia.
Sei sulla metro A e tieni davanti al volto questo schermo: Poi alzi gli occhi oltre il bordo e, dritto di fronte, dall’altra parte del vagone, ti appare qualcuno con la faccia coperta da questo: E temi che si scopra i lineamenti nascosti, perché potrebbero essere i tuoi, William Wilson. C’è forse un dio degli … More Mirror Mirror
V(ale)ntinamente 