Mamuska: O la smetti o inizio a fare la mamma montessoriana.
GB: NO!, meglio le botte.
(disclaimer: nessun bambino è stato malmenato per la stesura di questo status)
GB: “Che stile è Van Gogh?”
Mamuska: “Beh, Van Gogh è Van Gogh.”
GB: “Che vuol dire, anche Caillebotte è Caillebotte.”
Piccoli detective crescono. Siamo andati a teatro per un giallo interattivo, protagonista una pro-pro-pro nipote del buon Sherlock, dove nell’intervallo si dovevano dare le proprie soluzioni. GB (che si è visto con noi diversi Holmes, oltre che le serie di Poirot e Miss Marple) ha avuto una notevole intuizione su uno dei quesiti proposti, e in effetti ne ha beccati tre su quattro, il colpevole non l’abbiamo individuato né lui né noi. Si è divertito molto, anche se alla fine c’è rimasto male (anche giustamente) perché il suo biglietto non è stato tra quelli letti.
“Piña Colada, Piña Colada
Molto Piña e poco Colada”
(canzoni per il pub, a quanto pare; non è questa)
“Papà non dovevo chiederti di mettere Pino Daniele, mi distrae perché mi piace troppo e non riesco a fare i compiti.”
“Vuoi i cetriolini? Li abbiamo comprati proprio per te.”
“La prima era dei cetriolini è finita. Ci sono state due ere delle banane, adesso siamo nella terza era della pizza. L’era delle gallette di riso è finita, ora siamo nell’era dei Tuc.”
La mattina Giordano fa il bradipo di Lillo.
“Papà, secondo te i Muppets hanno fatto una loro versione di Domani degli Articolo 31?”
“Ne dubito.”
“Peccato.”
GB patito anni 80: dopo Sweet Dreams, un’altra canzone che gli piace degli Eurythmics è Sex Crime: la voce robotica che scandisce Ninety-Eighty-Four lo fa impazzire.
“Da grande, a parte le altre due cose (cuoco e creatore di videogiochi, ma ultimamente dice che il cuoco lo fa in privato, il secondo è l’obiettivo n.1, ndr), voglio pure l’inventore di lingue. Adesso per esempio sto parlando lo statuese.”
Ancora Pino.
Intercettiamo in radio un pezzo del buon Daniele del periodo in cui si è mangiato Fabio Concato.
Papusko: “Pino!”
GB: “Lo preferisco quando canta in napoletano. Mi piace il napoletano.”
Embè, c’hai ragione Giò, niente da dire.
“Quello che non dovrei fare lo faccio, quello che dovrei fare non lo faccio. È una delle mie molte qualità strane.”
Se si usa in casa è “casalingo”, se si usa fuori è, ovviamente, “fuorilingo”. (questa però è farina del sacco del cugino Edoardo)
Sotto Pasqua abbiamo posto le basi per la storia del Castoro Pasquale.
“Addio mondo severo” (la disperazione di GB quando i cugini cantano Supereroi).