
Ora il cuore gli batteva, le labbra gli si erano di colpo inaridite. Sentiva filtrare attraverso la porta la musica di Over the Rainbow. Quel disco era stato il suo primo regalo a Fulvia. Dopo l’acquisto era stato tre giorni senza fumare. Sua madre vedova gli passava una lira al giorno e lui l’investiva tutta in sigarette. Il giorno che le portò il disco, lo suonarono per ventotto volte. “Ti piace?” le domandò, contratto, abbuiato dall’ansia perché la giusta domanda sarebbe stata: “Lo ami?” “Vedi bene che lo rimetto” aveva risposto lei. E pio: “Mi piace da svenire. Quando finisce, senti che qualcosa è veramente finito.” E allora, qualche settimana più avanti: “Fulvia, hai una canzone preferita?” “Non saprei. Ne ho tre o quattro.” “Non è…?” “Forse, ma no! È carinissima, mi piace da morire, ma ne ho altre tre o quattro.”