Maneggiando con perizia lo smartphone del papusko: “Lo conosco a memoria, il cellulare di papà.”
Questi giorni gli è preso a canticchiare: “Cam tughetor over me”…
Dall’alto del letto a soppalco che ha voluto lui: “Quassù il caldo è micidiale!”
Giocando con un pupazzetto che ha smontato: “Sono destrutturato!”
Problemi al campo estivo: “Oggi è la giornata più no di sempre.”
Adesso è in fase Branduardi, son due giorni che lo sentiamo e sta cercando di imparare a memoria Alla fiera dell’Est.
“Ho l’occhio aspro.”
Crea dei mondi divisi in vari livelli: “Il boss di questo livello è il ciuccio killer.”
Canta “Sijmadicandhapajiee” (versione AT)
“Quando uccidiamo un’animale, anche una mosca, uccidiamo una parte di noi, perché la natura fa parte di noi. Non si uccide la natura!”
“Ecco il grande spirito del gatto. Ecco il grande spirito d’America. Ecco il grande spirito della cipolla”…
Mamuska: “Papà ha gusti musicali raffinati eh?”
GB: “Anche troppo.”
“Una delle mie magie è fare di papà una sedia elettrificata.” (Mh)
Il papusko fa un accenno di ballo su A Kind of Magic; lui: “Sono solo io quello che balla in questa casa.”
Tornano le poesie di GB. Questa (invero notevole) è
Inganno d’autunno
Questo inganno è un inganno feroce
Così feroce che l’inverno non sa più
Come fare a nevicare.
Così feroce che l’estate non capisce più
Come fare il caldo.
Così feroce da non fare fiorire
Le aiuole di primavera.
Più feroce del mondo
E feroce così era, e sarà ancora.