Scuotendo la testa: “Qui finisce male…”
Guardando l’ultimo 007: “Mi piacciono le donne che menano.”
“Dai, metti a posto il piumino Giò.”
“Ma io con le stampelle non ci so fare…”
Mettendosi i vestiti lasciati sul termosifone: “Sono diventato una minestrina bella calda.”
La prima recensione di GB, su L’assemblea degli animali: “In questo libro gli animali sanno tutto degli umani e della vita vivente.” (la “vita vivente” è bellissimo, concedetecelo)
Ricaduta asterixiana, va in giro dicendo a ripetizione: “Per Toutatis!”
Situazione normalizzazione linguistica: Arrora (allora) ancora resiste; Vabbengono (vanno bene) recede.
Canticchia “Mamma mia let me go“, anche se il let me go non è proprio chiarissimo.
Lancia-Pistola-Scudo is the new Carta-Forbice-Sasso.
GB fa i compiti: “Per fortuna nessun pregrafismo!”
“Aripeppete. Non riesco a smettere di dire Merinos!”
Una delle sue migliori invenzioni continua ad essere “Buona notte e mezzo” per il sonnellino pomeridiano (della Mamuska; capirai, lui sono anni che si sottrae).
“La mia mente si ricorda tutto come un carciofo. Perché i carciofi ricordano tutto, sempre.”
“Me la cavo benissimo a questo gioco.” (aggiungere gioco a piacere)
Canzonatorio, arrivando per primo alla macchina: “Ho vinto io, siete dei vagoni fritti!”
“Ho inventato un nuovo gioco: Cat in Ferret. Sono un gatto, ma pazzo come un furetto.” (perfetto)
Cari vagoni fritti, per colpa della vostra prole sto per avere delle crisi all’idea di mangiare dei carciofi.
I carciofi sono terribili, se la legano.