Conoscevo uno che sbagliava sempre le parole. Una volta voleva dire polipo, ha detto flauto.
Io e Squarcialupi siamo morti già da tre o quattro anni, ma è meglio che non si sappia in giro.
Tranne me e te, tutto il mondo è pieno di gente strana. E poi anche te sei un po’ strano.
Le donne s’innamoravano sempre di quello seduto vicino a lui.
Facevo una bella guzzata e poi dicevo: Qua bisogna brindare. Brindare a cosa? diceva l’Ester.
Bottazzi, gli ho scritto che volevo ammazzarmi, e m’ha risposto solo dopo due mesi.
È già un po’ di anni che non vedo più un uomo assorto nei suoi pensieri.
Si va all’inferno, però uno non lo sa. Continua a chiedersi: Sarò all’inferno?
C’era Pascoli che andava sempre ad abitare nei posti dove vicino c’era una vigna di Sangiovese.
Io non ci ho quasi mai ragione. E poi dico sempre delle balle.