“Fai entrare un po’ d’aria e il profumo di questa giornata?”
“Io sono quello sveglio.”
Arriva una spedizione: “Sento un buon profumo di Ikea.” Dovrebbero assumerlo come testimonial.
Abbiamo un figlio che ci trolla e poi sorridendo con la sua migliore faccia da schiaffi dice: “Ero ironico.”
“Voglio la maglietta di Battam.” “Intendi Batman?” “Lo dico come riesco!”
“O per mille colline!”
“Bello lavato. Ma che dico: Meraviglioso!” (non è lui, bensì il suo amatissimo ciuccio: con notevole fatica siamo nel frattempo riusciti a limitarlo al letto)
“Non ci sfidare.” “Vi sfido in modo gentile.” (come no)
L’acribia puntualizzatrice di GB: “Attento che non si perdano quelle biglie che sono cascate.” “Le ho recuperate. In realtà erano solo due.”
“Mi serve una scopa, devo passare dal mondo vecchio al mondo nuovo.” (mh, bastasse una scopa…)
“Non fare arrabbiare Mamuska.” “Faccio quello che posso.” (sì, vabbeh)
“Dai Mamuska, non uccidere il Papusko, che è così bello.”
“Giò, sei contento di essere maschio?” “No, perché le femmine sono più belle.”
“Guarda che scappo: io sono uno di quelli velocissimi.”
“Cosa sono quelli?” “I tronchi degli alberi.” “No, sono i ramoni.”
“È quasi sera. O mio dio!”
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