In sintesi, speriamo nell’esistenza di un quarto livello (un triplo licantropo?) che chiuda il cerchio, riportandoci alla figura di autore horror non quale semplice scrittore ma misero mortale, uno dei tanti passeggeri sulla stessa barca o un ennesimo pellegrino diretto chissà dove. E ci auguriamo che se scorgerà cadere un compagno di cammino ne scriverà, non prima però di averlo soccorso, avergli pulito gli abiti, essersi accertato che stia bene e sia in grado di proseguire la marcia. E tale comportamento, ammesso che si verifichi, non dovrà essere la conseguenza di una scelta morale dettata dall’intelletto, ma dall’amore, una forza concreta che regola i rapporti tra gli uomini.