Dalla cima della collina di fronte vedo lo spettacolo del mattino che si staglia oltre la mia casa, dalle prime luci dell’alba al sorgere del sole, provando emozioni che un angelo potrebbe condividere. Le strie lunghe e sottili di una nuvola fluttuano come pesci in un mare di luce vermiglia. Da terra, come da una riva, appunto lo sguardo su questo mare silente, mi pare di partecipare alle sue rapidi trasformazioni: la viva malia raggiunge la mia polvere e io mi dilato e spiro con il vento del mattino. Con così pochi e semplici elementi la Natura ci rende simili a dèi! Mi si dia la salute e un giorno renderò ridicolo il fasto degli imperatori. L’alba è la mia Assiria, il tramonto e il sorgere della luna sono la mia Pafo e inimmaginabili regni fatati; il pieno meriggio sarà la mia Inghilterra dei sensi e dell’intelletto; la notte sarà la mia Germania di filosofia mistica e sogni.