Credo di aver finalmente scoperto il mio animale totem.
Quella cosa che uno vorrebbe pensare a robe fighe tipo i felini, il lupo, perché non un cervo (o una cerva, i potteriani mi capiranno), un maestoso volatile di qualche tipo, the Crow, l’aquila che veglia dalle cime, il condor? O una fulva, guizzante e furbissima volpe? Un selvaggio cavallo mai domo? Ntz, il mio animale totem è il calabrone.
Sono incazzose ma solo se hanno fame, sarebbero tendenzialmente pigre se non fosse per il pungolo ormonale (infatti una volta che cessa il pungolo, addio nido*) e sono sorde. Sordissime.
Che culo, eh?
* Funziona che, una volta che la povera regina inizia a deporre meno uova e a emettere meno ormoni, le operaie prendono e l’ammazzano. Così. E quindi senza ormoni che le condizionano a prendersi cura del nido e delle larve, va tutto a catafascio. Smettono di nutrire le larve, che muoiono di fame, e si decompongono direttamente nelle loro celle, appestando tutto perché nemmeno si preoccupano di pulire, né di riparare i danni. Mi mettono tristezza queste operaie sopravvissute, che sentono la fine avvicinarsi, che non hanno più una guida, uno scopo, il nido nella totale anarchia e la ricerca affannosa di cibo, per resistere un giorno in più, ancora ventiquattro ore, ancora i raggi del sole a scaldare le ali. Ancora una volta prima del grande buio. Per questo mi dispiace sempre, vederle qui intorno sperdute, mi dispiace farle fuori, anche se è proprio ora che si incattiviscono di più. È perché sanno che stanno morendo. Ciao calabroni, ciao.
Santo cielo, mi hai fatto venire l’angoscia! 0______________0 Ma poi perché sarebbe il TUO animale totem con una vita così disastrosa? 0___o
Eh, vabbe’, la fine di una comunità non è propriamente un argomento allegro, ma addirittura una vita disastrosa non la fanno. Questo succede solo verso la fine, ma di solito per tutti la fine porta angoscia. Invece per il fatto dell’animale totem, mi prendo le cose divertenti. Voleva essere un post ironico, a modo suo, anche se un po’ nero. Trovo che ho delle somiglianze, caratterialmente, coi calabroni, tutto qua.