Un blog di gatti, natura, arti varie, fatti nostri, citazioni, sogni, politica, sport, libri, scrittura, realtà, fantasia, percezione. Un blog antispecista, antisessista, antifascista.
Beh, le superstizioni valgono per chi ci crede… difficile individuare un nesso tra una schiuma (di latte o vegetale) sul bordo tazza e il più infausto degli accadimenti… tuttavia, anche negli altri casi, risalta la sproporzione del semplice evento che diviene potenzialmente in grado di rivelar il futuro, a breve o lungo termine.
Però… ricordo la moderna teoria (scientifica) del caos di Edward Lorenz, quando afferma (1979) che il battito d’ali di una farfalla in Brasile può scatenare un tromba d’aria nel Texas… o detto con le parole di uno dei più grandi geni, Alan Touring, nel 1950:
“Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.”
Nel crollo del ponte Morandi a Genova alcune persone sono scampate per circostanze minime, per dirne una, la mamma che non è riuscita ad interrompere il gioco elettronico del figlio perciò arrivata al viadotto a disastro avvenuto…
O la tua amica, Grazia Cacciola, sfuggita d’un soffio alla trappola del monossido di carbonio causata dalla canna fumaria ostruita…
Il destino, appunto, ed i reali od ipotetici segni che lo annunciano… una sensazione ti può salvare come viceversa…
A volte accade di percorrere strade diverse per raggiunger un luogo, viene così, una sensazione che ti spinge a farlo e vai, provi.
Le strade son pressoché infinite (ad libitum, appunto) e la stessa se scelta in un altro tempo la distinguerebbe.
Sembrerebbe che il potenziale della molteplicità (delle scelte) non abbia argini a trattenere le sue creazioni e tuttavia un meccanismo di salvaguardia frutto dell’evoluzione delle società interviene per impedire il caos totale, permettendone di parziali, equilibratori dei dislivelli che si formano senza posa, in ogni ambito.
La strada intrapresa da Ale il 6 agosto 2018, certamente umoristica, racchiudeva diversi riferimenti:
– I Nibelunghi, il “Popolo delle nebbie”, in norreno Niflúngar, è il nome dato dalla tradizione germanica a una stirpe mitologica di nani che viveva sotto terra e conosceva i segreti della fusione del ferro.
– La saga del signore degli anelli col suo protagonista, Frodo.
… e la fusione delle due in Sigfrodo (Sigfrido e Frodo) che un po’ richiama il padre della psicoanalisi…
… così una strada che si sa come comincia (beh, non sempre) occorre percorrerla per scoprir dove porta…
Caffè con panna (prova d’interazione) diventa un racconto (dell’estate, per cominciare). Sarei onorato se voleste continuarne la lettura (altresì d’eventuali commenti).
Nell’estate del 1985 mi trovavo al mare, in una bella isola (non di cemento, ma di rocce e vegetazione mediterranea oltreché acqua cristallina).
I pochi giornali giungevano con un giorno di ritardo, prendevo il Corriere che aveva inserti di cultura e altri argomenti.
Un giorno pubblicano la prima puntata di un romanzo… subito paragonato ai feuilleton d’una volta.
Mi pare fossero due uscite a settimana… non ho mancato un numero e al termine mi son inchinato (metaforicamente) alla bravura dell’autore, unanimemente elogiato dalla critica mondiale.
Beh, chi sia e quale il romanzo è un piccolo indovinello per voi…
Quello che ho iniziato a scrivere, complice i nuovi media che consentono la “pubblicazione” perlomeno virtuale, in effetti potrebbe avvicinarsi a quella tipologia letteraria, così vi ringrazio (mi rivolgo al plurale, salvo indicazioni diverse) del paragone.
Et alors buone vacanze col racconto dell’estate – ufficialmente iniziata oggi – e un altro grazie per aver sostenuto sin qui l’intento che lo sottende, l’interazione con altre persone.
Una persona uscendo da un caffè cade, batte la testa e muore.
Aveva consumato, dopo tanti anni, un caffè con panna.
lamacchinadiluce.com
Ci sto riflettendo.
5. CAFFÈ
Se un pezzo di pane o di torta cade nella tazza del caffè, c’è da aspettarsi una visita. Una ragazza che mette prima il latte e poi lo zucchero diventerà una vecchia zitella. La schiuma sul bordo della tazza annuncia la morte precoce di chi vi ha bevuto. (http://d.repubblica.it/attualita/2014/09/10/news/psicologia_superstizione_dizionario-2273651/)
Vedremo di evitare la panna…
Ma vale anche per la panna vegetale?
Beh, le superstizioni valgono per chi ci crede… difficile individuare un nesso tra una schiuma (di latte o vegetale) sul bordo tazza e il più infausto degli accadimenti… tuttavia, anche negli altri casi, risalta la sproporzione del semplice evento che diviene potenzialmente in grado di rivelar il futuro, a breve o lungo termine.
Però… ricordo la moderna teoria (scientifica) del caos di Edward Lorenz, quando afferma (1979) che il battito d’ali di una farfalla in Brasile può scatenare un tromba d’aria nel Texas… o detto con le parole di uno dei più grandi geni, Alan Touring, nel 1950:
“Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.”
Nel crollo del ponte Morandi a Genova alcune persone sono scampate per circostanze minime, per dirne una, la mamma che non è riuscita ad interrompere il gioco elettronico del figlio perciò arrivata al viadotto a disastro avvenuto…
O la tua amica, Grazia Cacciola, sfuggita d’un soffio alla trappola del monossido di carbonio causata dalla canna fumaria ostruita…
Il destino, appunto, ed i reali od ipotetici segni che lo annunciano… una sensazione ti può salvare come viceversa…
Grazie dello scambio e buon futuro.
Galvan
lamacchinadiluce.com
Shantih.
1)
Una persona uscendo da un caffè cade, batte la testa e muore.
Aveva consumato, dopo tanti anni, un caffè con panna.
………
2)
-Buongiorno, desidera?
-Caffè lungo e croissant… e se permette vorrei farle qualche domanda, grazie.
– Va bene, non ho niente da fare adesso, chieda pure.
– Riguarda un fatto accaduto qui l’anno scorso, un uomo dopo aver consumato un caffè, uscendo è caduto…
https://www.lamacchinadiluce.com/2019/06/2-caffe-con-panna-prova-dinterazione.html
Ad libitum?
A volte accade di percorrere strade diverse per raggiunger un luogo, viene così, una sensazione che ti spinge a farlo e vai, provi.
Le strade son pressoché infinite (ad libitum, appunto) e la stessa se scelta in un altro tempo la distinguerebbe.
Sembrerebbe che il potenziale della molteplicità (delle scelte) non abbia argini a trattenere le sue creazioni e tuttavia un meccanismo di salvaguardia frutto dell’evoluzione delle società interviene per impedire il caos totale, permettendone di parziali, equilibratori dei dislivelli che si formano senza posa, in ogni ambito.
La strada intrapresa da Ale il 6 agosto 2018, certamente umoristica, racchiudeva diversi riferimenti:
– I Nibelunghi, il “Popolo delle nebbie”, in norreno Niflúngar, è il nome dato dalla tradizione germanica a una stirpe mitologica di nani che viveva sotto terra e conosceva i segreti della fusione del ferro.
– La saga del signore degli anelli col suo protagonista, Frodo.
… e la fusione delle due in Sigfrodo (Sigfrido e Frodo) che un po’ richiama il padre della psicoanalisi…
… così una strada che si sa come comincia (beh, non sempre) occorre percorrerla per scoprir dove porta…
Un cordiale saluto
Galvan
A te.
Caffè con panna (prova d’interazione) diventa un racconto (dell’estate, per cominciare). Sarei onorato se voleste continuarne la lettura (altresì d’eventuali commenti).
https://www.lamacchinadiluce.com/2019/06/3-caffe-con-panna-prova-dinterazione.html
Buona estate
Galvan
Beh, un feuilleton a tutti gli effetti, questo del caffè con panna.
Nell’estate del 1985 mi trovavo al mare, in una bella isola (non di cemento, ma di rocce e vegetazione mediterranea oltreché acqua cristallina).
I pochi giornali giungevano con un giorno di ritardo, prendevo il Corriere che aveva inserti di cultura e altri argomenti.
Un giorno pubblicano la prima puntata di un romanzo… subito paragonato ai feuilleton d’una volta.
Mi pare fossero due uscite a settimana… non ho mancato un numero e al termine mi son inchinato (metaforicamente) alla bravura dell’autore, unanimemente elogiato dalla critica mondiale.
Beh, chi sia e quale il romanzo è un piccolo indovinello per voi…
Quello che ho iniziato a scrivere, complice i nuovi media che consentono la “pubblicazione” perlomeno virtuale, in effetti potrebbe avvicinarsi a quella tipologia letteraria, così vi ringrazio (mi rivolgo al plurale, salvo indicazioni diverse) del paragone.
Et alors buone vacanze col racconto dell’estate – ufficialmente iniziata oggi – e un altro grazie per aver sostenuto sin qui l’intento che lo sottende, l’interazione con altre persone.
Alla prossima
Galvan
Mah, Stephen King?
Si tratta di Suskind, ormai profumi d’altri tempi…
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/18/signor-suskind-grazie-del-te.html
(prossimamente il 4° capitolo del feuilletton)
un saluto
Galvan