Ex Libris 296 (archeologia in abisso)

Aspettando

Le strutture lignee che riportiamo alla luce sono secche e polverose. Tante si sono conservate solo perché la sabbia le ha tenute insieme, e appena esposte all’aria si polverizzano. Altre si spezzano alla minima pressione. Non ho idea dell’età del legno. Le leggende dei barbari, pastori e nomadi che vivono nelle tende, non fanno riferimento a uno stanziamento permanente nei pressi del lago. Non ci sono resti umani tra le rovine. Se c’è un cimitero, non lo abbiamo scoperto. Nelle case non c’è mobilio. Ho trovato frammenti di vasellame cotto al sole e qualcosa di marrone, che faceva pensare a una scarpa o a un cappuccio di cuoio, ma mi si è disintegrato sotto gli occhi. Non so da dove può essere venuto il legno per costruire quelle case. Forse in passato galeotti, schiavi e soldati erano costretti a marciare per quel sentiero di quasi tredici miglia fino al lago e poi a tagliare gli alberti di pioppo, segare e piallare il legno e quindi riportarlo sui loro carri fino a queste lande desertiche. Potrebbero aver costruito allora le case e anche il forte, per quanto ne so, e poi essere morti, in modo da permettere ai loro padroni, ai loro prefetti e ai loro magistrati, di salire sui tetti e sulle torri per scrutare il mondo, dominando l’orizzonte da parte a parte per cogliere i segni della presenza dei barbari. Forse con i miei scavi ho scalfito solo la superficie. Forse poco sotto le fondamenta del forte sono sepolte le rovine di un altro forte raso al suolo dai barbari, popolate dalle ossa di genti che pensavano di essere al sicuro dentro le sue alte mura. Forse, quando calpesto il suolo del tribunale, se di tribunale si può parlare, i miei piedi calpestano la testa di un altro magisrato come me, di un altro brizzolato servo dell’Impero, caduto sul campo della sua autorità, finalmente faccia a faccia con i barbari.


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...