Ex Libris 286 (una festa “interessante”)

V.

La festa era vicino al confine con il Maryland; tra i partecipanti, Profane trovò un vaso da Devil’s Island, il quale era in viaggio, sotto il falso nome di Maynard Basilisk, diretto a Vassar, dove contava di insegnare apicultura; un inventore che festeggiava la settantaduesima invenzione respintagli dall’ufficio brevetti: questa volta si trattava di un bordello che funzionava a gettone, da installare nelle stazioni degli autobus e dei treni, e lui ne stava spiegando il progetto avvalendosi di cianografie e di gesti a un piccolo gruppo di Tirosemiofili (collezionisti di etichette di confezioni di formaggio francese), rapiti da Iago mentre partecipavano al loro convegno annuale; una dolce patologa originaria dell’isola di Man, la quale si distingueva per essere l’unica persona al mondo a parlare la lingua di quell’isola, e di conseguenza non parlava con nessuno; un musicologo disoccupato che si chiamava Petard, il quale aveva dedicato la vita alla ricerca del Concerto per kazoo di Vivaldi; il concerto, andato perduto, era stato segnalato alla sua attenzione da un certo Squasimodeo, il quale un tempo faceva l’impiegato statale sotto Mussolini e ora giaceva ubriaco sotto il piano; Petard non solo aveva sentito dire da certi musicofili fascisti che il Concerto era stato trafugato da un monastero, ma aveva anche sentito l’esecuzione di una ventina di battute dell’adagio, che ora andava suonando su un kazoo di plastica, aggirandosi fra i partecipanti alla festa; e molte altre persone “interessanti”.


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