Come eravamo: Un giochino estivo da rispolverare

Non sembra anche l’iPod ormai un cimelio d’epoca? (su di esso, tra l’altro, un prossimo Ex Libris). Qualche anno fa (fine anni 2000) ci divertivamo con questo quizzino musicale iPod centered.

L’estate (nonostante qualche irruzione monsonica) è arrivata.
Non sapete proprio che fare nelle lunghe serate calde?
Gradite un rinfrescante tuffo nostalgico per fuggire alla soffocante atmosfera di questi tempi bastardi?
Il gioco è servito.
Occorrente:

un i-pod (o simile lettore digitale);
un amplificatore (noi disponiamo di una bella Pal nera un po’ scrostata);
una cospicua dose di playlist che vadano a sviscerare le diverse facce musicali di un decennio (qui si parla di Eighties, ma lo schema si può senza colpo ferire applicare a 60, 70, 90 ecc.)

Ecco quelle da me ideate all’uopo (anche qui, ognuno si può sbizzarrire a piacere):
Australieni

Ballads

Black Power

Covers

Vive la France

Deutschland, Österreich über alles

Discoteque

Duets

Gentlemen

Girl Power

Groups

Hair Rock

Hymns (le canzoni simbolo)

Italia, Italia

Italo Disco

Ladies

New Wave

Prima erano, dopo sono

Resto d’Europa

Rock’n’roll

Sanremo

Soundtracks

Synth Power

This is pop

Videomusic

Movida

World Flavours

A questo punto, si assegna a ciascuna playlist un numero, si effettua un lancio di dadi per sceglierne una, e via con la bagarre. Chi riconosce la canzone si prenota e risponde. Se la risposta è sbagliata o incompleta, gli altri possono intervenire. I punteggi fissi sono 1 punto per chi indovina l’esecutore e 1 per il titolo del brano. Ma (a seconda del raggruppamento), si possono aggiungere punti extra. In Soundtracks ci sarà 1 punto supplementare per chi indovina la pellicola di cui il pezzo era colonna sonora (sempre se i titoli non coincidano). In Covers, punto in più a chi ricorda l’interprete originale. In Duets, si avrà 1/2 punto per ciascun interprete. In Sanremo, punti per chi azzecca l’anno, e magari pure la posizione in classifica al festivalone. In Prima erano…, riservata ai side projects e a solisti usciti dal gruppo, si può anche aggiungere qual’era la band originaria. E così via, aguzzando l’ingegno e integrando a piacere. Per ciascuna playlist si può scegliere, a gusto, quanti brani affrontare per volta, prima di passare a un’altro giro, un’altra corsa.
Che altro? Armatevi di buona memoria, e buon divertimento.
La sigla del tutto, ovvio, sarà questa.


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