In montagna vorrei poter proteggere gli alberi dall’accetta, le dorsali dei monti dai tralicci, quel meraviglioso, solitario silenzio dall’invadenza di motori e impianti sciistici. Ci vorrebbero ettari ed ettari di bosco, centinaia, migliaia di ettari. Nemmeno questa sarebbe una garanzia, certo, ma meglio che niente.
Ancor di più che un giardino, vorrei un parco, una riserva naturale, una visuale incontaminata sulla chiostra dei monti, selve e faggete indisturbate dall’uomo, una distesa di latifoglie dove il sottobosco riposi al riparo dalle motoseghe.