Come eravamo: Ascolta un architetto

(La cartolina in fondo è ancora appesa a casa nostra. Grazie a Francesca Dantini per la grafica.)
Meno è più. (Mies)

 

“La forma segue la funzione”: è un fraintendimento. Forma e funzione dovrebbero essere una cosa sola, congiunte in unione spirituale. (Frank Lloyd Wright)

 

C’è un ruolo e una funzione per la bellezza nel nostro tempo. (Tadao Ando)

 

Il design non è realizzare bellezza: la bellezza emerge da selezione, affinità, integrazione, amore. (Louis Kahn)

 

Concepisci una cosa considerandola sempre nel suo contesto più ampio – una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa in un quartiere, un quartiere nel piano di una città. (Eero Saarinen)

 

Spazio, luce, ordine. Sono cose di cui gli uomini hanno bisogno, come hanno bisogno di pane o di un posto per dormire. (Le Corbusier)

 

Dovete lasciare che chi guarda se ne vada con le sue proprie conclusioni. Se dettate loro cosa devono pensare, avete perso. (Maya Lin)

 

Bisogna barcollare dritti nell’ignoto. (Frank Gehry)

 

Nessuna quantità di pensiero potrà mai rivelare l’inaspettato. (Arthur Erickson)

 

Gli specialisti sono persone che ripetono sempre gli stessi errori. (Walter Gropius)

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2 risposte a "Come eravamo: Ascolta un architetto"

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