Dissi a Ford che volevo portare i capelli sciolti nel Grande sentiero – dice Carroll Baker -. Come le donne nei film di Ingmar Bergman. Lui disse: “Ingrid Bergman?” “No”, risposi io, “Ingmar Bergman”. “E chi è?” “Ma sì”, dissi io, “Bergman, il grande regista svedese”. Lui non raccolse e io capii che era opportuno cambiare argomento. Ma, mentre me ne stavo andando, disse: “Ah, Ingmar Bergman: vuoi dire quel tipo che mi ha definito il più grande regista del mondo”.