Si avvicinano le Olimpiadi, niente di meglio che rivangare un post dedicato al più poetico dei telecronisti italici.
ANTOLOGIA DELLA POESIA ITALIANA: I NOVISSIMI
ANDREA FUSCO
Nella vita, giornalista sportivo. Divenne celebre per le telecronache della ginnastica nel primo decennio del secolo, ma in fondo al petto celava un animo poetico caldo e appassionato. Il breve componimento che lo consegnò alla storia rivelava ascendenze crepuscolari rilevate con gusto personale.
L’atterraggio di Yuri Chechi
Si è posato come una foglia
che si arrende all’autunno
rivendicando a sé
la grazia del volo
Dato il tono elegiaco della sua vena lirica, fece scalpore il suo repentino passaggio al futurismo. Folgorato sulla via di Marinetti, il Fusco cangiava subitamente stile e così andava a cantare.
L’essenza cosmica di Igor Cassina
Guardatelo bene:
ha un aspetto umano,
ma è un punto esclamativo
pervaso d’energia
venuto dallo spazio
Le patrie lettere, commosse, ringraziano.
Una mia poesia sul sehnsucht:
Solenera Sehnsucht
Che forse gioia e comete scorrono nello stesso cielo
e le nostre vite s’intrecciarono come il vento dell’universo
e come l’universo s’espansero e ora divergono
Che l’essere lontani tra noi non é ancora abbastanza
non ancora abbastanza ed il tuo silenzio é quello di soli lontani
di comete di stelle lontane di buchi neri nell’animo che implode
E come cometa tu scomparisti portando a folate scompiglio
capelli in disordine in quei giorni scombinati di nude braccia
di terra sulle labbra di pioggia e sabbia negli occhi senza lacrime
Che gioia e comete scorrono in altri cieli
e l’essere lontani non é ancora abbastanza
nei tuoi silenzi di soli e stelle senza luce…
p.s.: Solenera era un mio pseudonimo.
Grazie del contributo.