Senza esagerare, da quando abbiamo scoperto di aspettare GB un certo numero di volumi su gravidanza e cure parentali l’abbiamo macinati. Qualche breve considerazione.
- Per quanto si ribadisca la diversità di ciascuna gravidanza e di ciascun frutto di essa, la tendenza alla normatività – sia l’approccio di stampo più tradizionale o tendente al post-hippie – scorre come un fiore carsico un po’ dappertutto. Di mamme ce n’è più d’una, ma alcune sono più mamme delle altre.
- Per esempio tutte le donne possono fare un parto naturale, tutte senza eccezione e se fai il cesareo sei solo una sciacquetta che non ha voluto impegnarsi.
- Per esempio 2, tutte le donne hanno latte, se non lo hai o è andato via è perché non hai insistito abbastanza o sei stata troppo egoista o sei solo una sciacquetta che non ha voluto impegnarsi.
- I padri lettori a volte si sentono esclusi dalla festa, come se non riguardasse anche loro.
- A tal proposito, la tarda mistica, o ideologia, della maternità produce anche nei più benintenzionati goffaggini linguistiche deplorevoli, che rendono spesso faticosa la lettura quando vanno a mescolarsi senza alcuna regola, anche nella stessa frase, e per le stesse azioni, genitori e madri (quasi mai padri, chissà perché). Oppure, come fa Asha Phillips, “per comodità” si uniformano al maschile i bambini e al femminile i genitori, tanto per chiarire i ruoli “giusti”. Tanta confusione sotto il cielo, quando basterebbe una semplice regola redazionale: ovverosia, a parte quando si tratti di ambiti prettamente femminili (gravidanza, parto, allattamento al seno), si dovrebbe usare sempre “i genitori”, perché entrambi i genitori possono fare tutto ciò che viene richiesto dalle cure parentali, a parte ciò di cui sopra.
- Invece, pare che solo le mamme siano in grado di alzarsi la notte, cambiare pannolini, svezzare, accompagnare a nido, scuola, festicciole, piscina, corsi e parco.
- Ovviamente anche in caso di latte artificiale deve essere la mamma a nutrire il figlio altrimenti si confonde. Del resto si sa, i neonati sono tutti un po’ cretini.
- Le famiglie omogenitoriali non sono pervenute.
- I manuali americani tendono a caricare l’infanzia di un senso di performatività tendenzialmente inquietante.
- Finora, nessuno batte Juul.