Come eravamo: Le cronache Valiane

Una piccola saga dei tempi andati della Vale, rievocata col suo spirito caustico. Ogni riferimento a fatti, persone, cose realmente accaduti o esistiti, è ahimé per niente casuale.

I

Il Milanese cercava una cantante per il suo gruppo, un rappezzato insieme di suonatori più o meno domenicali. Lui, chitarra solista e leader indiscusso.
Poi c’erano una seconda chitarra, Jeff, un fissato del virtuosismo; una terza chitarra, Cristian, che aveva appena comprato un amplificatore in pura tecnologia Beatles; poi: un bassista che non si sapeva mai dove si fosse andato a cacciare, il batterista drogato che raccontava di aver suonato con Marina Rei e il tastierista con velleità da grand’orchestra.
Fu Mario Rossi, che disse alla Vale del Milanese.
Presero accordi per incontrarsi, e provare le capacità canore della ragazza, e decidere se sarebbe stata lei la voce del gruppo.
In realtà non provarono niente. La Vale venne assunta sulla fiducia, e il Milanese prese subito a pensare come avrebbe potuto chiamarsi il nuovo gruppo.
«Vertigo, no, ci sono già i Blu Vertigo… però Vertigo mi piaceva un sacco. Peccato, peccato che ci siano già i Blu Vertigo… Tu non hai un nome bello come Vertigo?»
La Vale si grattò la testa un po’ perplessa.
«Ehm… La donna che visse due volte?»

II

«Oggi conoscerai Jeff – disse il Milanese alla Vale – ti chiedo solo una cosa…»
«Quello che vuoi, nei limiti del possibile» rispose lei.
«Non nominare niente e nessuno che abbia a che fare con la chitarra».
«…»
«Non parlare di chitarristi, di tecnica, di pedaliere e amplificatori… Non parlare di nulla che riguardi la chitarra… Va bene?»
«Va bene».
Jeff si rivelò un tipo tracagnotto perennemente umidiccio di una qualche secrezione della pelle.
Ci furono le dovute presentazioni.
«E allora, Vale? Come va? Che tipo di musica facevi, prima di unirti a noi? Ti piacciono i chitarristi? Qual è il tuo preferito? O magari sei più per il perfetto amalgama con un gruppo?»
«Io non…»
«Magari Van Halen? Anche se ammetto che è un bel po’ commerciale, certo non come Steve Vai, intendiamoci, ma ci sono pure Dimebag Darrel, per dire, o Andy Timmons, che, ma forse tu prediligi le donne, che ne so, Vivian Campbell, vabbè, anche se io preferisco più lo stile virtuosistico di una Kaki King, che…»
«Mi piace Rocco Tanica».
«Ah… Bè… Bene».
Jeff tacque tutto il resto del pomeriggio.

III

Sabato primo pomeriggio.
Bassetta passa a prendere Anna, la sua ragazza, e La Vale, che abita proprio da quelle parti.
Con lui ci sono già Mario Rossi e la Secca, e stanno andando a prendere il Milanese, che vuole farsi un giro fuori porta.
Ci sarà anche Jeff.
Bassetta e Jeff hanno lo stesso modello di automobile, Alfa 155. Bassetta ce l’ha di uno splendido blu notte, quella di Jeff è di un logoro ed abusato rosso.
La Vale dovrà andare in macchina con Jeff, per non lasciarlo solo col Milanese e la sua nuova ragazza.
«Dove si va?» è la domanda generica, di nessuno in particolare, a cui nessuno si degna di rispondere.
«Dove ci porteranno le 155» sarebbe una possibile risposta.

“Ma non andremo da nessuna parte, se restiamo qui” pensa la Vale, quando Jeff, che guida il piccolo corteo, si ferma dietro una macchina in coda.
Solo che non sta in coda.
Sta in sosta, percheggiata, definitivamente.

IV

Sabato, primo pomeriggio, sotto casa di Rossi.
Il Milanese: Allora? Che facciamo, andiamo da qualche parte?
Mario Rossi: Andiamo fuori città.
Jeff: Sì, ma non come la settimana scorsa, che siamo stati a girare come tanti coglioni…
Il Milanese se lo guarda perplesso, poi rivolto alla Vale: Ma tu non dicevi di conoscere qualcuno a Bracciano?
La Secca: Sì, sì, che bello, andiamo al lago?
Bassetta: Io non mi ricordo la strada.
Jeff: Io non la so proprio…
La Vale: La so io, la strada…
Jeff: Nessuno conosce la strada?
Bassetta e Rossi se lo guardano straniti.
La Vale: Ti ho appena detto che la so io.

Sabato, pomeriggio, Grande Raccordo Anulare.
La Vale: Guarda, Jeff, la prossima è la nostra, la Cassia bis…
Jeff tira dritto.
La Vale: Dovevamo uscire, ma vabbè, la prossima va bene lo stesso, è la Cassia, vedi di usc…
Jeff tira dritto.
La Vale: Capisco che uno può fare un pò fatica, a dar retta a una che non ha nemmeno la patente… Bè, c’è un’altra possibilità, possiamo uscire sull’Aurelia, farci un giro della madonna, ci sciroppiamo un po’ di agro romano e a Bracciano ci arriviamo lo stesso, se tu…
Jeff tira dritto.

Sabato, pomeriggio inoltrato, autogrill.
La Vale: Jeff, ti dispiace aprire la macchina, devo fare pipì.
Jeff: Se apro, Bassetta e Rossi mi tirano giù e mi picchiano.
Il Milanese: Ti picchierei anche io, se non fosse scomodo.

V

Sabato, primo pomeriggio.
Rossi: «Dove si va, oggi?»
Bassetta: «Possiamo andare a Guidonia…»
Jeff: «Sì, tanto per fare qualcosa di diverso… Sempre a Guidonia!»
La Secca: «A Frascati, allora, c’è quella gelateria che ci piaceva…»
Jeff: «Di nuovo a Frascati?»
Il Milanese: «Jeff, ricordami, quando ci siamo stati l’ultima volta?»
Jeff: «…»
Rossi: «Allora, è deciso, Frascati».

Un’ora dopo, le 155 parcheggiate su una piazzola in alta montagna, una strada provinciale e il nulla più verde intorno.
Mario Rossi e Anna si spintonano a vicenda, scherzosamente. La Secca e la nuova ragazza del Milanese raccolgono soffioni. La Vale guarda il panorama e vorrebbe perdercisi dentro. Bassetta è chiuso a chiave in macchina.
Il Milanese, rivolto a Jeff: «Adesso, perdio, mi spieghi dove siamo, e come cazzo abbiamo fatto ad arrivare qui».

VI

Sabato, primo pomeriggio.

Macchina di Jeff, sotto casa del Milanese.
Jeff: Che dite, se ne sono davvero andati senza di noi, o facevano per scherzare?
Bongo: Ma quella lì strana era la ragazza tua?
Jeff: La Vale? No.
Daniele: T’ha proprio mollato, eh?
Jeff: Ma non stavamo insieme.
Il Ciccio: Però quando ci ha visti tutti ammucchiati qua dentro non ha gradito…
Silenzio.
Bongo: Secondo me non tornano.

Gelateria di Frascati, pomeriggio.
Mario Rossi con la Secca, Bassetta e Anna, il Milanese,  la sua Nuova Ragazza e la Vale stanno seduti ad un tavolo fuori, sotto il telone che fa ombra sul cortiletto.
Rossi: Come va questo gruppo?
La Vale: Quale gruppo?
Bassetta: Però l’hai trattato proprio male, a Jeff.
La Vale: Ma se non mi hanno fatto salire… che dovevo fare, restare lì a guardarli?
La Secca: Però quando Jeff non c’è arriviamo ovunque.
Rossi: Ma ‘sto gruppo…
Il Milanese: Basta, l’ho sciolto.
Anna: Che peccato, suonavate così bene, insieme…

(titoli di coda su questa)


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...