Dal volume “Storia alternativa dell’Emilia Romanza”
Laghi di Brasidonte e Suviasauro.
Entrambi i laghi sono di origine animale. (in nota – I suviasauri ormai si sa, usavano una sorta di “cemento”. Ancora non si conoscono gli scopi della formazione dei laghi, anche se ormai è certo che i laghi stessi siano opera di questi antichi animali.) Gli Animal studies mettono in relazione le due maggiori popolazioni delle specie, i brasidonti e i suviasauri (da cui prendono appunto nome i due laghi più importanti della regione): secondo i reperti vissuti contemporaneamente. I monumenti megalitici dei brasidonti arrivati fino ai giorni nostri non hanno nulla da invidiare alle costruzioni dei suviasauri, la cui urina, amalgamata con le sabbie ricavate dagli scavi di gallerie (in nota – le famose “catacombe”, sistema di gallerie proprio delle zone intorno al monte Bacucco) produce appunto un cemento in grado di resistere all’erosione di pioggia, vento e gelo. Contemporanei, dunque, anche se i brasidonti sono vissuti più a lungo, rimanendo gli unici padroni di questi luoghi dopo la disastrosa estinzione (in nota: vedi capitolo 3 – Suviasauri, un enigma ancora irrisolto) delle popolazioni locali dei suviasauri, che all’epoca erano dominanti.
I toponimi in “Ba-” tipici di questi luoghi (Badi, Baigno, Bargi, Barceda, eccetera) sembrano corroborare questa tesi, essendo tipici dei dialetti brasidonti. Secondo l’interpretazione popolare il Ba- sta per “casa sul lago”, anche se il Poffarbacco è più propenso all’interpretazione più letterale “Tomba sul lago”. In tal caso Babbione non ha lo stesso significato che gli diamo noi (in nota: stupidone, sempliciotto, scemo) ma “riva insanguinata”, con “Ba-” che sta per “tomba” e “-bione” per sangue nobile. (A differenza di quanto dicono i babbionensi, che dichiarano il significato essere piuttosto “castello del principe del lago”. E in effetti il castello c’è, anche se difficilmente qualcuno ci ha mai vissuto, considerando le bislacche tecniche costruttive usate).