“22 agosto
[…] Mentre aspettavo che arrivassero gli altri, ho ritrovato una jam-session trascurata nella stessa bobina di nastro e ne ho tirato fuori qualcosa di buono, che spedirò a Michael Mann per un possibile uso in Heat.27 settembre
Ho lavorato alla colonna sonora di Heat in studio. Scritto un pezzo fortissimo: un rullante secco e tirato che schiocca tra un ronzio spesso, pericoloso e cupo. Un motivo asimmetrico, cromatico e fragoroso dal movimento maldestro (“Jazz scomodo”, comincia a dare i suoi frutti). Ma il film è ambiguo. La scena del patto tra uomini mi mette a disagio.”