Il nostro sistema visivo cerca continuamente di individuare schemi, e i più semplici sono linee che congiungono punti ai loro vicini immediati. Siamo notoriamente abili in questo, e riusciamo invariabilmente a «vedere» linee in distribuzioni di punti ove non esiste alcun elemento lineare intrinseco. Una volta rivelata una configurazione lineare, essa verrà prolungata in modo anticipatorio, perché lo schema esistente suggerisce punti che sono frutto di un’estrapolazione. Con ogni probabilità ci sono buone ragioni evolutive per cui non siamo soltanto abili nel vedere configurazioni, ma anche un po’ troppo abili… dato che le vediamo quando non ci sono realmente. Dopotutto, se uno vede tigri nella macchia quando non ce ne sono, rischia soltanto di essere considerato un po’ paranoico dai propri figli, ma se non vede tigri nella macchia quando in realtà ci sono, rischia di non vivere abbastanza da averne.