Quest’uomo, chiunque sia, è di quelli che sono a casa loro dovunque, qui o sotto un ponte della Senna o in un club di Piccadilly o in una traballante carrozza delle ferrovie indiane; che possono fare a meno di tutto, che non si lamentano mai per il fatto che piove o fa troppo caldo; che non fanno scene perché il gin-and-lime è tiepido; che non alzano mai la voce, che ti chiedono un servizio e ti danno la mancia con un’alzata di spalle, quella implicazione tra ironica e quasi affettuosa – impossibili da provare entrambe – di chi è abituato a considerare la vita una lotteria in cui le parti potrebbero benissimo essere invertite.