Ex Libris 180 (deiezioni della Storia)

Noi ormai operiamo, nel senso proprio di costruire edifici, case, monumenti, spazi coltivati, in uno scenario già esistente nel quale altri, prima di noi, cioè i nostri progenitori, hanno operato, a loro volta operando in un quadro anch’esso preesistente. Il nostro pianeta non riesce più a contenere la nostra voglia di edificare, la nostra urgenza … More Ex Libris 180 (deiezioni della Storia)

Space clearing e (auspicabilmente) mind clearing

Il riordino, come va di moda chiamarlo adesso, o “metti a posto ‘sto casino”, come ho sempre detto io. Avevo iniziato questo post con una frase cretinissima: “Da qualche tempo mi sto interessando di riordino.” Ma è una cazzata. Io ho sempre lottato contro la mia tendenza al disordine e all’entropia. Tendenza oltre che favorita … More Space clearing e (auspicabilmente) mind clearing

Ex Libris 178 (Crosby, Miles & Nash)

Registrammo pure una meravigliosa versione di Guinnevere, che è cazzutissima da cantare. Anni dopo, fu appannaggio di uno come Miles Davis. Al tempo, era impegnato nella lavorazione di Bitches Brew e si imbatté in Crosby nel Village. “Ciao Dave”, disse, “ho registrato un tuo brano, Guinnevere. Ti va di sentirlo?”. Miles aveva un braccio intorno … More Ex Libris 178 (Crosby, Miles & Nash)

Ex Libris 176 (Degas)

Una coscia, un fiore, uno chignon, ballerine ritorte nello svolazzo del tutu; il naso di un pompiere; fantini e rasher che divorano il verde; la mano di una modista in una palpitazione di piume e rubini; cere dipinte, come vive. Una cinematica infallibile.  Gli abbagli delle luci, esposti. Il moderno, espresso.