Dobbiamo precisare che la nostra amica Emma Berenyi non ama molto i compleanni, cerca anzi di svicolarli con astuzia. Quando abbiamo provato a contattarla per gli auguri di rito – è pur sempre uno di quei traguardi tondi tondi, oltre a esser stato eternato da Marina Ripa di Meana in un memorabile memoir che Emma giurerà sotto tortura di non avere a casa (ce l’ha, ce l’ha, l’abbiamo visto noi) – ci ha detto che era in mezzo al bosco per una passeggiata, ché il sole aveva fatto capolino a sorpresa, e la linea sarebbe cascata da un momento all’altro, cosa puntualmente avvenuta. Poi c’è arrivato un messaggio in cui chiedeva secondo noi perché il suo ancora semisguarnito sito fosse off line, salvo un contrordine successivo: s’era dimenticata di pagare il rinnovo dell’hosting, tipico di lei anche questo.
Allora abbiamo provato con la sua migliore amica, reclusa peggio di lei, l’ineffabile Adele Vanderboer, che ci ha confessato sta preparando una festicciola a sorpresa per questa sera (tanto quando Emma leggerà queste righe, se le leggerà, sarà tutto passato, non rischiamo di rovinare alcuna sorpresa): il party riguarderà giusto le due rifugiate sull’Appennino, con cani e gatti d’ordinanza, tanto: magari passerà qualche amico montanaro, forse qualcuno partirà anche dalla città per l’occasione, tanto posto per dormire ce n’è. Una bella teglia di lasagne veg., birra artigianale e new wave ballabile a palla, questo il programma per la serata, questo quello che aspetta l’ignara Emma.
Adesso sarà ormai rientrata dal giro nel bosco dietro casa, avrà spiluccato qualcosa prima di gettarsi in uno dei due romanzi cui sta lavorando in parallelo. Più tardi magari uscirà ancora e farà un salto giù in paese per uno degli ultimi gelati della stagione, si porterà il libro in lettura attuale (un’Ortese, a quel che abbiamo capito), e sulla panchina con belvedere aspetterà che il sole cali dietro i monti di là dal lago. Sulla strada del ritorno spargerà qualche croccantino per i mici del borgo, si tirerà il cappuccio sulla testa e benedirà l’aria frizzante di settembre.