La wishlist della Vale X (se non posso averli nella realtà, almeno permettetemi di metterli nel blog)

Come da titolo: siccome a quanto pare siamo costretti a restare legati a un posto (che personalmente detesto un briciolino di più ogni giorno che passa… fra un po’ avrò fior di pagnotte fermentate d’odio – grrr) affido al blog qualche pio (e inutile) desiderio.

Per prima cosa, un terreno con alberi secolari. In realtà vorrei un terreno a prescindere dalla presenza di alberi secolari, ma se ci stanno, è meglio (non necessariamente olivi, ma per capirsi).


Poi un mulino casalingo, perché un giorno vorrei cimentarmi nella coltivazione dei cereali, quindi grano, farro, avena tanto per cominciare. Ma anche riso e ceci e castagne (la farina di ceci ha la sgradevole tendenza a sparire proprio quando ti servirebbe, tipo ieri: avevo della misticanza cotta e volevo farla nella farinata, al forno).


Un’altra cosa che vorrei è la woolfiana stanza tutta per sé. Che poi non deve essere per forza solo mia, l’unica caratteristica che dovrebbe avere è una porta, in modo che i gatti restino fuori. Non potendo mettere nessuna foto, dato che una stanza simile ancora non esiste, ne metto una di un laboratorio fitochimico. Non che ne pretenda uno uguale. Mi basta un armadio, un tavolo, un lavello e un fornello. E appunto, la cruciale porta per tener fuori i tremendissimi.


Infine… ma perché accontentarsi di poco? Voglio una casa nel bosco. Con tutto il bosco, in modo da impedire l’accesso a cacciatori e palazzinari, che possano estinguersi per sempre.


(Solita annotazione: le foto non sono  mie, le ho prese dal web e cliccandoci sopra si raggiungono i siti cui appartengono. Se gli autori non vogliono che restino su questo blog, non hanno che da dirlo, le toglierò subito.)


Una risposta a "La wishlist della Vale X (se non posso averli nella realtà, almeno permettetemi di metterli nel blog)"

  1. Voglio anche io il mulino!! Da tantissimo. E non arriva, uff!
    Per la casa nel bosco mi sono già attrezzata ma -ehm – credimi che per esperienza diretta non c’è nulla ma proprio nulla di nulla di nulla che possa tenere lontani i palazzinari in Italia. Motivo per cui dopo un paio di orrende esperienze, affitto. Se arriva il palazzinaro, vado altrove. (finché non mi stuferò e mi trasferirò in Cornovaglia, lì i palazzinari volano in carpiato per le bianche scogliere di Dover)

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