Sono cresciuto con i micidiali falsettoni (“Tuuuu quando tornavo”) di Nico Di Palo.
Con le commistion baroque’n’roll di Luis Bacalov con gli stessi New Trolls, o con gli Osanna che musicavano il Di Leo di Milano Calibro 9.
Col talento trasversale di Gianni Leone (La tua casa comoda sarebbe perfetta per un giallo dell’epoca).
Con le poetiche invocazioni di Francesco Di Giacomo (Non mi rompete mi fu di gran conforto in un’occasione dolorosa, e sempre le sarò grato).
Con la ghirlanda di riff di La luna nuova, ciclica e tendente all’infinito.
Con la rarefatta malinconia californiana di Amico di ieri.
Col vecchio, caro e inattualissimo prog italiano, insomma.
Una risposta a "These are the songs of my life: Italian Progressive Edition"