Quando la gente racconta storie di ratti, il ratto è sempre enorme. È un gran pancione di ratto ancor più grosso di un gatto, perché questa è una rima soddisfacente. In queste strade correvano molte leggende sulla popolazione dei ratti, quando Nick Shay stava crescendo. Non che capitasse spesso di vederli, i ratti, più che altro li si sentiva nei muri e giù nei cortili, indelebili seminvenzioni che correvano sui tetti al chiaro di luna. Ratti enormi con il manto bruno-topo. C’erano ratti nelle fogne, nei cantieri di demolizione e tra i bidoni di carbone, un fruscio nell’immondizia buttata alla rinfusa nei terreni abbandonati.