Allora, l’antico Giappone si mette in mezzo. Da uno degli appartamenti proviene una melodia chiara e gioiosamente nitida. Qualcuno suona un pezzo classico al pianoforte. Ah, dolce ora improvvisa che strappi il velo della malinconia… In una frazione di eternità tutto cambia e si trasfigura. Un brano musicale sfuggito da una stanza ignota, un po’ di perfezione nel flusso delle cose umane – reclino dolcemente la testa, penso alla camelia sul muschio nel tempio, a una tazza di tè, mentre fuori il vento carezza le fronde, la vita che fugge via si posa su un gioiello senza progetti né domani, il destino umano, salvato dalla pallida successione dei giorni, finalmente si circonda di luce e, superando il tempo, infiamma il mio cuore quieto.