Permettete per una volta il quasi fuori tema, una deviazione dal mondo della canzone a quello adiacente dello strumentale.
Per lungo tempo, tra le idee con cui mi son baloccato, c’era quella di una trasmissione radio tentativamente chiamata Soundscapes, un viaggio ai confini della notte sulle suggestioni audiovisive, sinestetiche, plurisensoriali.
Due strumentali come sigle: inizio spumeggiante, flautistico e birroso direttamente da Canterbury, finale evocativo, chitarristico e bluesmetafisico dall’after dark hongkonghese di Johnnie To.