Indigeribile

CarpiPer carità, non pretendiamo di essere Giovanna Cosenza, ma qualche dubbio semiotico le strategie comunicative del suddetto manifesto ce lo fanno venire.

Un simile coacervo di segni visivi e verbali dove si mischiano in allegro caos la silhouette della piazza di Carpi, il disegno con tratti infantili di due bambini che si prendono per mano nel blu (tra di loro un palloncino con un tenero maialino in effige – pronto a volare in cielo, si direbbe), un coltellaccio da macellaio con un bello smile applicato sul profilo acuminato e uno stetoscopio stilizzato a tracolla (roba che manco Lautreamont), pediatria, terremoto, beneficenza (per carità, benvenuta e utilissima, non fraintendeteci, eh?), messaggi risoluti (punto esclamativo incluso), color sangue su font simpatici, poesia (“della ciccia”), analogie involontariamente (?) rivelatorie (“serial griller”) e accostamenti sinceramente inquietanti (“butchers for children”), a noi fa una certa paura.


2 risposte a "Indigeribile"

  1. Se non sapessi che è vero, penserei a uno scherzo disgustoso. La maggior parte sono ricoverati per leucemia… e guarda un po’ la carne…
    Sulla semiotica della locandina c’è solo da dire che, con evidenza, il morbo della mucca pazza non è debellato.

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