A mis ancas caen los cueros de culebra,
cuatro veces por año los arrastro,
me tropiezo y me caigo
y cada vez que miro una culebra le pregunto
¿Qué traes conmigo?
Quattro anni fa un serpente rosso attraversò la mia strada mentre camminavo nel bosco. La direzione del suo movimento, la sua velocità, i suoi colori, l’ “umore” degli alberi, del vento e del serpente tutto mi “parlava”, aveva qualcosa da raccontarmi. Cerco dappertutto segni premonitori, ovunque colgo cenni delle fasi e dei cicli della mia vita. Le rocce “parlano” a Luisah Teish, una Santera; gli alberi sussurrano i loro segreti a Chrystos, un nativo americano. Mi ricordo che da bambina ascoltavo le voci del vento e capivo i loro messaggi. Los espìritus che cavalcano il dorso del vento del sud. Ricordo il soffio che penetrava attraverso le fessure della porta durante i caldi pomeriggi texani. Un colpo di vento sollevava il tappeto sotto i miei piedi, portando subbuglio in casa. Tutto tremava.