Qualche volta noi – chiamateci come volete: ecologisti, animalisti, antispecisti – siamo sfiorati dal dubbio che il mondo ci ringrazierà (se ci sarà ancora un mondo, a rendere grazie) quando saremo belli che andati.
Malinconico o superbo che sia il pensiero, lo bilancia una certezza: non possiamo che continuare – ognuno coi propri mezzi e capacità, con la propria specifica vocazione, sia pratica, speculativa, artistica – a fare quel che dobbiamo, ovverosia impegnarci a salvare quel che resta da salvare.
Non è un si salvi chi può: è un salvate chi potete, prendetevi cura del tutto. Ché il tutto vi riguarda. Nostra casa è la Terra, nostro tetto il cielo, nostra responsabilità quel che lì in mezzo vive.