Mi voltai: dalla parte opposta alla costa la necropoli di conchiglie si arrestava contro i fianchi di un edificio di dimensioni inconcepibili, anch’esso simile a una conchiglia a spirale. Dai suoi spalti si innalzavano arcate e pinnacoli di corallo, che sfidavano la forza di gravità in arabeschi intricati come riccioli di fumo, e sui suoi fianchi si aprivano enormi finestre, rotonde, ovali, a ogiva, bordate di madreperla e pietre scintillanti. Attorno alla cima altissima volteggiavano in circolo gigantesche sagome diafane e multicolori, lente e solenni, più simili a fiori sospesi nell’aria che a organismi animali.
«Ma che cos’è?» domandai in un sussurro.
«Il palazzo di un Sognatore, certamente. Dobbiamo allontanarci.»
Girai ancora una volta su me stesso. «Dove mi trovo? Cos’è questo luogo?»
«Pianeta Terra» sbuffò la voce «Sistema Solare. Via Lattea. La solita, vecchia roccia di sempre.»
Tacque un istante. «Benvenuto a casa. “Oh, splendido nuovo mondo!”»
Non sono un’appassionata del genere, ma questo pezzo stuzzica la curiosità, magari mi procuro l’ebook per le letture estive, grazie! 🙂
Prego! ^_^
Lungi da me mettere un certo messaggio in bocca all’autore, e del resto un romanzo, una volta pubblicato, appartiene ai suoi lettori… io ci ho letto anche un messaggio ecologista di fondo!