Ex Libris 73 (rami)

Snapshot_20121229_1

«Mio padre era un docente del St. John’s, e avevamo spesso un sacco di ospiti che stavano da noi. Di solito c’erano abbastanza stanze per sistemare tutti, ma in quell’occasione dovevano esserci più ospiti del solito, perché mio fratello minore, Samuel, fu messo a dormire in una delle stanze inutilizzate dell’ultimo piano.» James sorrise tra sé. «Sam di solito era un tipetto piuttosto cool, come dicono gli americani, ma urlò tutta la notte finché mia madre non salì e lo portò a dormire nella sua stanza.»

«Non sapevo avessi un fratello» disse Robert.

«Sam è morto in guerra.»

«Oh.»

«Così la  notte successiva toccò a me dormire nella stanza al secondo piano…»

«Aspetta, Sam ti disse perché aveva pianto?»

«Sam aveva solo quattro anni» disse James «e naturalmente io lo presi in giro, quindi non volle dirmelo. Almeno questo è quello che ricordo. Così, venni messo a dormire di sopra. Ricordo che ero lì sdraiato con la coperta tirata fin sotto il mento mentre mia madre mi dava il bacio della buonanotte, e poi ero lì al buio, senza sapere chissà quale cosa terribile poteva sbucare dall’armadio e strangolarmi…»

Jessica sorrise. Robert pensò che forse sorrideva delle invenzioni morbosamente fantasiose dei bambini.

«E poi cosa accadde?»

«Mi addormentai. Ma più tardi quella notte mi svegliai. Il chiaro di luna entrava attraverso la finestra, e le ombre dei rami di un albero si allungavano sul letto, ondeggiando dolcemente nella brezza.»

«E allora vedesti il fantasma?»

James rise. «Amico mio, i rami erano il fantasma. Non c’era un albero nel raggio di cento metri dalla casa, erano stati tutti abbattuti da anni. Ho visto il fantasma di un albero.»


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...