Crisi di identità

Ascoltavo, qualche giorno fa, in radio, di una nuova suddivisione in categorie (quanto gli piacciono le categorie, a questa gente!) dei lettori.

Prima pensavo di essere una lettrice forte, con una media di due o tre (o quattro, quando sono in forma e le pagine non son troppe) libri letti a settimana.

Ora mi dicono che in realtà sono una lettrice bulimica (e ci starebbe pure, visto che spesso rivomito quello che leggo in racconti, post qui sul blog, o sogni assortiti). Il problema è che il lettore bulimico, secondo la nuova categorizzazione, è letteralmente uno che scrofola nel trogolo della bassa produzione commerciale (con tutto il rispetto per gli amatissimi maiali).

Perché, d’altro canto, esiste una nuova (ehm) categoria di lettore: quello colto, che se mentre un lettore bulimico legge tre romanzacci da trogolo, lui si fa tre paginette-ine-ucce di Gadda.

Allora mi chiedo: cosa sono io?

No, perché Gadda è il mio guru, il mio maestro di vita e di stile. Ma d’altronde vorrei pure capire bene cosa intendono lorsignori per produzione commerciale (non saran mica di quelli che mettono nello stesso calderone Twilight e Harry Potter, no?).

Ad ogni modo, ditemi voi: che tipo di lettrice sarei dunque io, oggi?


2 risposte a "Crisi di identità"

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