Se si è scresciuti negli Anni 80 a pane e romantici inglesi – sapete quei ragazzini fissati con Shelley, quegli adolescenti stregati dalle Brontë, quelli che passavano i sabati al Cimitero Acattolico e sognavano brughiere battute dal vento, laghi oscuri e profondissimi, boschi, castelli, quella roba lì – non si poteva non amare Kate.
Negli anni successivi sarebbero venuti infiniti annunci di “nuove Kate”. Ma è stato un giorno, quando ho sentito la prima volta lei, che ho saputo che quel fuoco bruciava ancora. And when the fires came, the smell of cinders and rain perfumed almost everything… Probabimente la mia canzone preferita degli ultimi dieci anni.
E’ bello scoprire che quella ragazzina quidicenne, appassionata, vive ancora dentro di noi!!!
Oddio, io più che altro un ragazzino…
La più talentuosa donna del pop-rock mondiale dagli anni 70 in poi … sono leggermente di parte!
E chi la contraddice…