«Okay, proviamo di nuovo» disse lui. «Cosa sei?»
Per la prima volta lei ebbe un sorriso genuino. Fu una trasformazione, ma non del genere che potesse farlo sentire più tranquillo: non la fece sembrare meno adulta. «Lo sai» rispose lei.
Insistette. «Cosa sei?»
Sorrise porgendogli quella straordinaria risposta. «Sono te.»
«No. Io sono io. Tu sei tu.»
«Io sono te.»
«Cosa sei?» Le parole gli uscirono disperate, prive del significato che aveva dato loro la prima volta.
In quell’istante ma solo per un secondo fu di nuovo nella via di New York, e la persona di fronte a lui non era l’elegante anonima signora abbronzata bensì suo fratello David, il volto corroso e il corpo ricoperto dagli indumenti strappati e marcescenti nella tomba.