Così per lui l’umanità corre da sola, senza rendersene conto, verso la propria rovina. Più o meno nel periodo in cui dipinge il Cenacolo, Leonardo compone questa “profezia” in forma di indovinello, la cui risposta è “Della crudeltà dell’uomo”: “Vedrannosi animali sopra la terra, i quali sempre combatteranno infra loro e con danni grandissimi e spesso morte di ciascuna delle parti; questi non avran termine nelle lor malignità; per le fiere membra di questi verranno a terra gran parte degli alberi delle gran selve dell’universo, e poi ch’essi avranno pasciuto il nutrimento de’ loro desideri sarà, di dar morte e affanno e fatiche e guerre e furie a qualunque cosa animata; […] o mondo, come è che non t’apri a precipitarlo nell’alte fessure de tua gran baratri e spelonche, e non mostrare più al cielo sì crudele e spietato mostro!”