Ier sera ho rivisto, dopo qualche anno, il film dei film, Heat in persona.
E niente, nello splendore totale di ogni inquadratura, nella verità di ogni minimo gesto, nel comporsi monumentale di una delle sceneggiature più complesse che io conosca, c’è sempre quel dettaglio che mi lascia perplesso: alla fine di questa meravigliosa scena, l’LAPD si fa scappare Chris perché A) ha un documento falso (maddai, Nate non è proprio un coglione), B) Val Kilmer s’è tagliato i capelli.
Quando scrissi il mio libretto manniano cercai di giustificarlo in qualche modo (l’anello che non tiene concede almeno una speranza bluastra al reietto), ma ancora mi chiedo come un maniaco della precisione procedurale quale Mann è abbia osato aprire un buco così palese (se me ne accorgo persino io, di scuola hitchcockiana, e quindi più o meno indifferente alla verosimiglianza) nella rete tesa da Hanna intorno a McCauley e i suoi.
Un mistero in più in un capolavoro infinito.