Una sera recitavo The Basic Training of Pavlo Hummel a Boston e ho incrociato un paio d’occhi tra il pubblico. Ho pensato: È incredibile, questo sguardo mi trapassa da parte a parte. Ho recitato tutta la sera per quegli occhi, offrendo loro ogni cosa. Ero impaziente di vedere di chi erano, e quando finalmente si è alzato il sipario a luci accese per gli applausi ho scoperto che appartenevano a un cane per ciechi. Il cane di una ragazza cieca. Non riuscivo a riprendermi dall’emozione: la compassione, l’intensità e l’intelligenza che c’erano in quegli occhi… Ed era un cane! Che razza di lavoro, l’attore!