Ex Libris 26 (crepe)

I demoni esistevano ancora, e sempre sarebbero esistiti. Solo, gli uomini non li vedevano più, e vivevano le loro esistenze ignorandoli. Qualcuno, intendiamoci, sembrava scorgere qualcosa, ogni tanto: nella fessura di una porta schiusa su una stanza buia, nel riflesso di un lampione sull’acqua di una fontana, nelle pupille di un cane che si fanno d’argento quando la luna è piena. O quando un volto normale – quello dell’impiegato postale o della donna dall’aria infelice a cui chiedete dove si trovi una certa strada – sembra incrinarsi e mostrare una crepa, e da quella crepa sembrano per un momento trapelare un occhio di troppo, o tremolanti ali di mosca che fremono dalla curva aggraziata di un tailleur di sartoria.


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