All’inizio di The Killer Chow Yun-fat, in Alain Delon “Costello” style, entra in un locale notturno dove lo aspetta un’esecuzione. Sul palco si esibisce una cantopop singer, e il sicario glamour non può non attardarsi a cogliere quell’offerta di dolcezza così cantonese, prima di scatenare l’inferno, accecarla involontariamente e avviarsi per il suo percorso di morte e redenzione. E tutto si sprigiona dalla voce più bella del cantopop classico, Sally Yeh.
Alla fine di A Better Tomorrow III, dopo i 20 minuti più fiammeggianti nella storia dell’action-mélo, l’ultimo elicottero si alza dall’aeroporto di Saigon un attimo prima dell’irruzione dei vietkong e si lancia verso il tramonto, mentre Chow e Tony Leung Ka-fai assistono gli ultimi respiri del loro amore. E parte un arpeggio accordato sul dolore, e Anita Mui dà voce alla più straziante elegia che possa essere collocata su qualsiasi titolo di coda.
Molto belle, non le conoscevo!
Molto lieto.